Quanto è importante per te coinvolgere i partecipanti durante l’evento?
Coinvolgere il pubblico è di fondamentale importanza perché quando si parla di argomenti tecnici spesso l’attenzione può cadere. Per evitare questo è importante avere una buona capacità di public speaking, una buona gestione dei tempi, ma anche la capacità di saper intervallare i tempi con dei casi studio. Per rendere partecipi i corsisti anche le domande e del buon networking sicuramente aiutano.
Qual è la tua strategia di acquisizione clienti? Usi solo il web o vai anche offline?
La strategia che utilizzo per acquisire clienti o corsisti in questo caso è prettamente on-line ed è basata sulla distribuzione di contenuti, principalmente gratuiti, come webinar, blog con oltre 1.000 articoli pubblicati, partecipazione ad eventi live su Facebook. In pratica tutto quello che permette di aumentare la visibilità sui canali online e che permette un primo contatto con le persone.
È importante non andare a vendere direttamente un prodotto con delle pubblicità sponsorizzate ancor prima che l’utente ti conosca, ma farlo all’interno di una scala di valori. È importante partire con dei prodotti a bassissimo costo o con dei contenuti gratuiti per farsi conoscere e poi lavorare per convincere l’utente che il corso è di valore.
Quanto è importante il programma dell’evento per il suo successo?
Il programma dal mio punto di vista è fondamentale. I contenuti che abbiamo all’interno di E-commerce School sono al 100% di mia proprietà. Tutto quello che ho imparato in vent’anni di esperienza nel mondo e-commerce l’ho racchiuso all’interno di un corso.
È fondamentale non utilizzare contenuti esterni, anche perché di questi contenuti non si ha la proprietà e non si riesce a spiegarli nel dettaglio.
Dal mio punto di vista un programma ben fatto, un programma di valore, non solo è utile per la vendita, ma aiuta anche gli stessi corsisti a mettere in pratica quello che imparano.
Qual è stato il momento di svolta e di successo per il tuo evento?
In realtà per me non c’è stato un vero e proprio momento di svolta; è stato piuttosto un processo graduale. Sono cresciuto tantissimo attraverso il passaparola e mi riallaccio a quello che dicevo prima: se il programma è di valore, se i contenuti che si distribuiscono in forma gratuita hanno un buon riscontro la crescita, già a livello di passaparola organico, può essere importante. Ma sicuramente anche i social o le attività che abbiamo generato sulla off-line ci hanno aiutato a velocizzare questo processo.
Qual è l’ostacolo più grande che affronti ogni anno quando vuoi organizzare un evento?
L’ostacolo che incontro ogni anno quando organizzo gli eventi è sicuramente quello di acquisire e portare nuove persone ai corsi. Quando parliamo di formazione c’è una prima base di utenza che bene o male segue un pochino tutti gli ambiti formativi e sono i più facili da portare. Più avanti con il tempo i costi pubblicitari possono aumentare, i canali si saturano, e quello che sto vedendo negli ultimi anni è che si stanno approcciando al mondo della formazione anche degli improvvisati. Per chi cerca della buona formazione diventa sempre più difficile individuare quelli che sono dei personaggi o dei protagonisti del settore di riferimento.
Un solo relatore o più relatori? Quanti relatori hai al tuo evento e perché?
Per quanto riguarda il discorso “pochi relatori o tanti relatori” dipende sicuramente che tipologia di evento. Se parliamo di un evento sono per fare in modo che ci siano tanti relatori, anche per darli almeno un 30-40 minuti a testa per lo speech, in modo che ci sia tempo operativamente per parlare di case study, per presentarsi e per non andare troppo in affanno durante lo speech.
Se invece parliamo di corsi anche pochi relatori vanno bene. Per esempio nei miei corsi decidiamo di lavorare con pochi relatori perché mi piace avere personalmente il controllo del programma.
Un consiglio o un trucco che daresti ad una persona che sta per organizzare il suo primo corso od evento di formazione?
Se posso dare qualche consiglio sugli eventi sicuramente il networking diventa molto importante perché possano nascere delle sinergie tra gli stessi corsisti. Organizzare gli aperitivi delle cene in ogni giornata dell’evento è un ottimo modo per creare un gruppo e cercare feedback costantemente, anche quelli negativi, per cercare di migliorare ogni anno e capire che cosa è andato male, cosa ha funzionato, cosa no, per cercare di dare qualità non solo nei contenuti ma anche nell’immagine e nella fruibilità degli stessi contenuti.
Quindi è importante avere controllo sulle slide, controllo dei relatori, controllo anche dei service esterni a partire dall’audio e dal video.
La scenografia è altrettanto importante e anche ovviamente tutto quello che riguarda le attività di merchandising come l’oggettistica è tutto il resto.
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